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Alla scoperta del Ransomware

Che cos'è il Ransomware?

Che cos’è il Ransomware?

Il termine “Ransomware” ha iniziato a comparire sempre più spesso nelle conversazioni riguardanti la sicurezza informatica.

Ma cosa significa esattamente? Il Ransomware è una forma di malware progettata per bloccare l’accesso a un sistema o ai suoi dati fino a quando non viene pagato un riscatto.

Questo tipo di attacco informatico sfrutta spesso la crittografia per rendere inaccessibili i file della vittima, richiedendo poi un pagamento per ristabilire l’accesso.

Il Report Clusit 2024 ha evidenziato come il Ransomware è in assoluto la categoria di Malware più utilizzata dagli hacker, per via della maggiore redditività in termini economici.  

Tipi di Ransomware

Il Ransomware si presenta in varie forme e tipologie, ciascuna con le proprie modalità di attacco e conseguenze. Ecco un elenco dei tipi di Ransomware più diffusi:

  • Ransomware Locker: questa forma di Ransomware blocca completamente l’accesso al sistema della vittima, impedendo l’avvio del sistema operativo o l’accesso ai file. Gli utenti sono spesso presentati con un messaggio di blocco che richiede il pagamento di un riscatto per sbloccare il sistema.
  • Ransomware Crypto: questo tipo di Ransomware cifra i file della vittima utilizzando algoritmi crittografici avanzati. Una volta che i file sono stati crittografati, diventano inaccessibili senza la chiave di decrittazione corretta, che viene promessa in cambio del pagamento del riscatto.
  • Ransomware Scareware: questo tipo di Ransomware sfrutta la paura e l’intimidazione per indurre le vittime a pagare il riscatto. Gli utenti possono essere presentati con falsi avvisi di sicurezza o minacce di azioni legali, cercando di convincerli a pagare per risolvere il presunto problema.
  • Ransomware Mobile: questa variante di Ransomware è progettata per dispositivi mobili come smartphone e tablet. Una volta infettato il dispositivo, il Ransomware può bloccare l’accesso ai dati dell’utente o criptare i file presenti sul dispositivo, richiedendo poi un pagamento per ripristinare l’accesso.
  • Ransomware Doxware: questo tipo di Ransomware minaccia di rendere pubblici i dati sensibili della vittima, come foto, video o documenti personali, a meno che non venga pagato un riscatto. La minaccia di divulgazione può essere particolarmente dannosa per la reputazione e la privacy delle vittime.
  • Ransomware as a Service (RaaS): questa è una forma più sofisticata di Ransomware, in cui i criminali informatici offrono un’infrastruttura e un’assistenza tecnica per aiutare altri criminali a condurre attacchi di Ransomware in cambio di una quota dei profitti.

Come si manifesta

Il Ransomware può manifestarsi in vari modi, sfruttando diverse tecniche per infiltrarsi nei sistemi informatici delle vittime. Di seguito sono descritti alcuni dei principali metodi con cui il Ransomware può manifestarsi:

  • E-mail di Phishing: uno dei metodi più comuni utilizzati dai criminali informatici per diffondere il Ransomware è tramite e-mail di phishing. In questo tipo di attacco, gli utenti ricevono e-mail apparentemente legittime che li invitano ad aprire allegati o cliccare su link malevoli. Una volta che l’utente interagisce con il contenuto dell’e-mail, il malware può essere attivato e iniziare a cifrare i file della vittima.
  • Siti Web infetti: alcuni siti web possono essere compromessi da criminali informatici per diffondere il Ransomware. Gli utenti potrebbero essere indirizzati a questi siti tramite link dannosi o annunci pubblicitari ingannevoli. Una volta che un utente visita un sito infetto, il malware può essere scaricato e attivato sul suo dispositivo senza il suo consenso.
  • Vulnerabilità dei software: i criminali informatici possono sfruttare vulnerabilità nei software installati sui dispositivi delle vittime per diffondere il Ransomware. Queste vulnerabilità possono essere exploitate per eseguire codice dannoso sul dispositivo della vittima, consentendo al malware di prendere il controllo del sistema e cifrare i file.
  • Drive-by Download: questa tecnica di diffusione del malware coinvolge il download automatico e l’esecuzione del Ransomware senza alcuna azione esplicita da parte dell’utente. Il malware può essere nascosto in script dannosi o file eseguibili presenti su pagine web compromesse, sfruttando vulnerabilità nel browser o nei plugin installati per eseguire l’attacco.
  • Ransomware Worms: alcune varianti di Ransomware possono diffondersi autonomamente attraverso le reti, sfruttando vulnerabilità nei dispositivi connessi per propagarsi da una macchina all’altra. Questi worm possono diffondersi rapidamente all’interno di reti aziendali o domestiche, cifrando i file su tutti i dispositivi raggiunti.

Cosa fare in caso di attacco Ransomware?

Se l’azienda si trova improvvisamente vittima di un attacco di Ransomware, è fondamentale agire prontamente e in modo strategico per minimizzare i danni e ripristinare la normalità operativa il prima possibile.

Ecco alcuni passaggi da seguire in caso di attacco Ransomware:

  1. Isolare il sistema infetto: la prima azione da compiere è isolare immediatamente il sistema o i sistemi infetti dalla rete aziendale per evitare la propagazione del Ransomware ad altri dispositivi e server.
  2. Interrompere le connessioni Internet: disattivare tutte le connessioni Internet e di rete per impedire agli attaccanti di comunicare con il malware e di cifrare ulteriori file o dispositivi.
  3. Contattare un esperto informatico: richiedere immediatamente l’assistenza di un esperto informatico specializzato in sicurezza informatica per valutare l’entità dell’attacco, identificare il tipo di Ransomware coinvolto e sviluppare una strategia di risposta appropriata.
  4. Valutare le opzioni di ripristino dei dati: valutare le opzioni disponibili per il ripristino dei dati, come il ripristino da backup recenti o l’utilizzo di strumenti di decrittografia disponibili online, se applicabile.
  5. Comunicare con il personale: informare tempestivamente il personale dell’azienda dell’attacco di Ransomware e delle azioni in corso per risolvere la situazione. Fornire istruzioni chiare su come devono comportarsi e su quali precauzioni devono prendere per proteggere ulteriormente i dati sensibili.
  6. Documentare l’attacco: registrare dettagliatamente tutti gli eventi relativi all’attacco di Ransomware, comprese le attività sospette precedenti all’attacco, i danni causati e le azioni intraprese per risolvere la situazione. Queste informazioni possono essere utili per futuri riferimenti e analisi post-incidente.

Quali sono le conseguenze di un attacco Ransomware?

Le conseguenze di un attacco Ransomware possono essere devastanti sia per singoli individui che per le aziende.

Per i privati, potrebbe significare la perdita di documenti personali, foto o altri dati importanti. Per le aziende, le conseguenze possono essere ancora più gravi, con la possibilità di perdere dati aziendali critici, subire interruzioni delle attività e danni alla reputazione.

Come rispondere al riscatto

Quando un’azienda si trova di fronte a una richiesta di riscatto da parte degli attaccanti, è importante valutare attentamente le opzioni disponibili e prendere decisioni informate sulla migliore strategia da adottare.

Ecco alcuni suggerimenti su come rispondere al riscatto:

  • Coinvolgere le autorità competenti: il primo passo da compiere è quello di coinvolgere le autorità competenti, come le forze dell’ordine o gli enti governativi, per ottenere supporto nell’indagine sull’attacco e nell’identificazione degli attaccanti.
  • Valutare i rischi e i benefici: prima di prendere una decisione sul pagamento del riscatto, valutare attentamente i potenziali rischi e benefici associati. Considerare le implicazioni legali, etiche e finanziarie del pagamento e confrontarle con le alternative disponibili.
  • Esplorare le alternative: esplorare tutte le alternative possibili al pagamento del riscatto, come il ripristino dei dati da backup, l’utilizzo di strumenti di decrittografia disponibili online o l’assistenza di esperti informatici nella riparazione dei danni causati dall’attacco.
  • Monitorare attentamente la situazione: monitorare attentamente la situazione per assicurarsi che vengano prese tutte le misure necessarie per ripristinare la sicurezza e la continuità operativa dell’azienda.

I rischi per le PMI: come proteggersi

Le piccole e medie imprese (PMI) rappresentano un bersaglio particolarmente sensibile per gli attacchi di Ransomware, con conseguenze potenzialmente devastanti per la loro sicurezza e continuità operativa

Ecco alcuni dei principali rischi che affrontano le PMI:

  • Risorse e conoscenze limitate: le PMI spesso operano con risorse limitate, sia in termini di budget che di personale dedicato alla sicurezza informatica. Di conseguenza, potrebbero non essere in grado di implementare misure di sicurezza avanzate o di fornire formazione adeguata al personale per riconoscere e prevenire gli attacchi Ransomware.
  • Impatti operativi: un attacco Ransomware può interrompere le attività di una PMI in modo significativo, bloccando l’accesso ai dati essenziali e ai sistemi OT e IT. Questo può causare perdite finanziarie dovute alla mancata produttività e al costo associato al ripristino dei sistemi e dei macchinari interconnessi.
  • Danno alla reputazione: oltre agli impatti operativi, gli attacchi di Ransomware possono danneggiare gravemente la reputazione di una PMI. La perdita di dati sensibili dei clienti o dei partner commerciali può minare la fiducia nel marchio e scoraggiare potenziali clienti dal proseguire il rapporto con l’azienda.

Per proteggersi efficacemente dai rischi associati al Ransomware, le PMI devono adottare misure di sicurezza informatica robuste e proattive. 

Tra le strategie consigliate:

  • Implementazione di una Piattaforma Next Generation SIEM & SOAR: Le PMI possono beneficiare dell’implementazione di una piattaforma di Security Information and Event Management (SIEM) e Security Orchestration, Automation and Response (SOAR).

La Piattaforma SGBox consente di monitorare costantemente l’ambiente IT per rilevare attività sospette e rispondere rapidamente agli attacchi in corso, automatizzando i processi di risposta agli incidenti e riducendo i tempi di reazione.

  • Backup e ripristino dei dati: effettuare regolarmente il backup dei dati critici e implementare procedure di ripristino dei dati è essenziale per mitigare i danni causati da un attacco di Ransomware. Assicurarsi che i backup siano regolarmente aggiornati e memorizzati in un’infrastruttura sicura e isolata per evitare che vengano compromessi dagli attaccanti.
  • Formazione del personale: fornire formazione regolare al personale sulla consapevolezza della sicurezza informatica è fondamentale per ridurre il rischio di cadere vittima di attacchi di Ransomware. Gli utenti devono essere istruiti su come riconoscere e gestire e-mail di phishing, siti web sospetti e altri potenziali vettori di attacco.

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