SGBox Next Generation SIEM & SOAR https://www.sgbox.eu Next Generation SIEM & SOAR Mon, 18 Nov 2024 09:33:42 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.6.2 https://www.sgbox.eu/wp-content/uploads/2020/09/cropped-Logo-SGBox-Trasparente-NO-SCRITTA-150x150.webp SGBox Next Generation SIEM & SOAR https://www.sgbox.eu 32 32 Cyber security in Italia: analisi del Report Clusit 2024 e soluzioni per proteggere la tua azienda https://www.sgbox.eu/it/report-clusit-2024-analisi-e-soluzioni-sgbox/ https://www.sgbox.eu/it/report-clusit-2024-analisi-e-soluzioni-sgbox/#respond Mon, 11 Nov 2024 13:13:02 +0000 https://www.sgbox.eu/?p=28511
Report Clusit ottobre 2024

Il nuovo Rapporto Clusit pubblicato nel mese di ottobre, evidenzia uno scenario preoccupante per la sicurezza informatica in Italia e nel mondo.

Con 9 attacchi gravi al giorno a livello globale e un incremento del 23% rispetto al semestre precedente, mai come ora è fondamentale dotarsi di strumenti adeguati per proteggere il proprio business.

Un panorama in rapida evoluzione

Il primo semestre del 2024 ha visto un’escalation significativa degli attacchi informatici, con l’Italia che rappresenta il 7,6% degli incidenti globali.

Particolarmente colpito è il settore manifatturiero italiano, seguito da una preoccupante crescita degli attacchi al settore sanitario (+83% rispetto al 2023).

Questi numeri non sono solo statistiche: rappresentano aziende reali che hanno subito danni concreti, con conseguenze che spesso si protraggono nel tempo, influenzando la produttività, la reputazione e i risultati finanziari.

Le minacce più diffuse e come proteggersi

Il malware rimane la principale minaccia, rappresentando il 34% degli attacchi, seguito dallo sfruttamento delle vulnerabilità (14%) e dal phishing (8%).

In questo contesto, SGBox si posiziona come partner strategico per la sicurezza delle organizzazioni, offrendo una suite integrata di soluzioni che rispondono alle sfide attuali della cyber security.

La nostra piattaforma SIEM (Security Information and Event Management) e SOAR (Security Orchestration, Automation & Response) è stata progettata per identificare e neutralizzare le minacce in tempo reale, garantendo una protezione completa dell’infrastruttura IT.

L’approccio integrato di SGBox permette di:

  • Monitorare costantemente l’intera infrastruttura IT
  • Identificare rapidamente potenziali minacce attraverso l’analisi comportamentale
  • Automatizzare la risposta agli incidenti
  • Garantire la conformità normativa

La sfida delle PMI italiane

Un dato particolarmente rilevante del report riguarda le PMI italiane, che mostrano crescenti difficoltà nel mantenere standard di sicurezza adeguati.

SGBox ha sviluppato soluzioni specifiche per questo segmento di mercato, offrendo:

  • Soluzioni scalabili e modulari
  • Costi prevedibili e sostenibili
  • Supporto tecnico in italiano
  • Interfaccia user-friendly che non richiede competenze specialistiche
  • Servizi di sicurezza informatica sviluppati e forniti tramite la Business Unit dedicata CyberTrust 365.

L’importanza di un approccio proattivo

Con l’81% degli attacchi classificati come gravi o critici, attendere di subire un incidente prima di agire non è più un’opzione praticabile.

La nostra esperienza dimostra che le organizzazioni che adottano un approccio proattivo alla cyber security riducono significativamente il rischio di subire danni rilevanti.

Considerazioni e prospettive future

Il Report Clusit 2024 conferma che la cyber security non è più un’opzione ma una necessità strategica per qualsiasi organizzazione.

In un contesto dove le minacce evolvono continuamente e i conflitti geopolitici alimentano nuove forme di cyber warfare, è fondamentale affidarsi a partner esperti e soluzioni affidabili.

SGBox si impegna a rimanere all’avanguardia nell’evoluzione delle minacce informatiche, sviluppando continuamente nuove funzionalità e aggiornando le proprie soluzioni per garantire il massimo livello di protezione ai propri clienti.

Per scoprire come SGBox può aiutare la tua organizzazione a costruire una solida strategia di cyber security, contattaci per una consulenza personalizzata.

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Il SIEM per l’OT Security https://www.sgbox.eu/it/il-siem-per-lot-security/ https://www.sgbox.eu/it/il-siem-per-lot-security/#respond Fri, 25 Oct 2024 10:59:09 +0000 https://www.sgbox.eu/?p=28217
SIEM per OT Security

Che cos’è l’OT Security

L’OT Security (Operational Technology Security) si riferisce alla protezione dei sistemi e delle reti che gestiscono e controllano le operazioni fisiche in contesti industriali e infrastrutture critiche.

Questi sistemi includono:

  • Sistemi di controllo industriale (ICS)
  • Sistemi di supervisione e acquisizione dati (SCADA)
  • Controllo dei processi (PLC)
  • Internet delle cose industriale (IIoT)

Con lo sviluppo del nuovo paradigma di Industria 5.0 e la crescita dell’IoT, i dispositivi OT sono sempre più interconnessi e capaci di generare un gran volume di dati.

Se da un lato questa tendenza rappresenta una grande opportunità data dalla convergenza tra sistemi IT e OT, dall’altro porta inevitabilmente ad un aumento delle potenziali vulnerabilità e delle minacce cyber, che possono causare fermi produttivi o danni alle infrastrutture critiche.

L’adozione di una soluzione SIEM per la sicurezza OT è fondamentale per garantire la disponibilità, l’integrità e la confidenzialità dei dati, nonché la continuità operativa dei processi industriali.

IL ruolo del SIEM per l’OT Security

Il SIEM (Security Information and Event Management) gioca un ruolo chiave nell’ambito della sicurezza OT.

Le funzionalità del SIEM permettono di raccogliere, analizzare e correlare i dati di sicurezza in tempo reale, fornendo un quadro completo delle minacce e delle vulnerabilità.

Raccolta e centralizzazione dei dati

Il SIEM centralizza la raccolta di dati provenienti da diverse fonti, come dispositivi di rete, server, firewall e sistemi di controllo industriale. 

Questa centralizzazione è cruciale per i sistemi OT, in quanto consente di ottenere una visione unificata dello stato di sicurezza, riducendo il rischio di perdere eventi critici che potrebbero indicare un attacco o un malfunzionamento.

  • Raccoglie log e eventi in tempo reale, facilitando l’identificazione immediata di anomalie.
  • Permette di monitorare attività sospette, come accessi non autorizzati o modifiche alle configurazioni, che potrebbero compromettere la sicurezza.
Correlazione e analisi degli eventi

Una delle funzionalità principali del SIEM è la capacità di correlare eventi e log provenienti da fonti diverse. Questa correlazione aiuta a identificare schemi di comportamento anomalo che potrebbero non essere evidenti se analizzati singolarmente.

  • Analizza i dati per identificare correlazioni tra eventi, come un accesso non autorizzato seguito da un cambiamento di configurazione.
  • Utilizza algoritmi di machine learning per migliorare la rilevazione delle minacce, adattandosi continuamente ai nuovi modelli di attacco.
Risposta agli incidenti

Il SIEM non solo rileva le minacce, ma facilita anche una risposta rapida e coordinata. Quando viene identificato un evento di sicurezza, il sistema può generare alert e notifiche per il team di sicurezza, consentendo un intervento tempestivo.

  • Automatizza le azioni di risposta, riducendo il tempo necessario per contenere e mitigare gli incidenti.
  • Fornisce strumenti per la gestione degli incidenti, consentendo una collaborazione efficace tra i membri del team di sicurezza.
Gestione della conformità

I sistemi OT devono spesso rispettare normative rigorose. Il SIEM aiuta a monitorare e documentare le attività per garantire la conformità a standard di sicurezza e regolamenti.

  • Genera report dettagliati che semplificano le procedure di audit e dimostrano la conformità alle normative.
  • Identifica e documenta le lacune di sicurezza, consentendo alle organizzazioni di adottare misure correttive.
Riduzione del rumore e aumento dell’efficienza

Un altro vantaggio significativo del SIEM è la sua capacità di ridurre il “rumore” di alert, filtrando gli eventi non rilevanti. Questo è particolarmente utile nei sistemi OT, dove le operazioni devono rimanere efficienti e ininterrotte.

  • Stabilisce filtri per concentrare l’attenzione su eventi significativi, riducendo l’affaticamento da allerta tra il personale di sicurezza.
  • Migliora l’efficienza operativa monitorando non solo le minacce, ma anche le prestazioni del sistema, facilitando la manutenzione predittiva e la gestione delle risorse.

I vantaggi della sua applicazione

L’integrazione del SIEM nella strategia di OT Security offre diversi vantaggi significativi:

  • Riconoscimento delle minacce in tempo reale: la capacità di monitorare continuamente i sistemi aiuta a rilevare attacchi mentre si verificano.
  • Automazione della risposta: il SIEM può automatizzare le risposte agli incidenti, riducendo il carico di lavoro degli operatori e aumentando l’efficacia nella gestione delle crisi.
  • Conformità normativa: facilita l’adempimento delle normative sulla sicurezza informatica, essenziale per le aziende che operano in settori regolamentati.
  • Analisi approfondita: le capacità analitiche avanzate del SIEM permettono un’indagine dettagliata sugli incidenti, migliorando le future strategie di difesa.

Le principali minacce per la sicurezza OT

Le principali minacce che interessano la sicurezza OT oggi includono:

  • Malware e ransomware: questi attacchi possono compromettere i sistemi OT, causando interruzioni operative e rubando dati sensibili. Il ransomware, in particolare, può portare a fermi produttivi significativi se i dati critici vengono cifrati e se vengono avanzate richieste di riscatto.
  • Phishing e social engineering: gli attaccanti utilizzano tecniche di phishing per ingannare i dipendenti e ottenere accesso a informazioni riservate o installare malware. Questo tipo di attacco è spesso personalizzato per aumentarne l’efficacia.
  • Minacce interne: gli insider, sia maliziosi che negligenti, possono causare danni significativi ai sistemi OT. La loro conoscenza dei processi e delle vulnerabilità può essere sfruttata per compromettere la sicurezza.
  • Attacchi alla supply chain: i criminali informatici possono infiltrarsi in una rete OT compromettendo fornitori o terze parti, sfruttando le loro vulnerabilità per accedere ai sistemi target.
  • Exploits Zero-Day: Questi attacchi sfruttano vulnerabilità sconosciute nei software o hardware prima che vengano rilasciate patch di sicurezza, consentendo agli aggressori di ottenere accesso non autorizzato ai sistemi OT.
  • Attacchi man-in-the-middle (MitM): questi attacchi consentono agli hacker di intercettare e manipolare le comunicazioni tra dispositivi, potenzialmente alterando comandi o dati sensoriali cruciali per le operazioni.
  • Vulnerabilità dei dispositivi IoT: con l’aumento dell’uso di dispositivi IoT nelle reti OT, le vulnerabilità di questi dispositivi possono fornire punti d’accesso agli aggressori.
  • Obsolescenza dei sistemi: molti sistemi OT utilizzano hardware e software obsoleti, che non ricevono aggiornamenti regolari. Ciò aumenta il rischio di exploit da parte degli aggressori

Next Generation SIEM di SGBox

SGBox fornisce un SIEM di ultima generazione, capace di raccogliere, analizzare e gestire una gran mole di dati generati dai dispositivi OT.

Grazie alla possibilità di impostare regole di correlazione, è possibile conoscere in tempo reale lo stato di sicurezza dell’infrastruttura OT ed intervenire proattivamente in caso di attacco.

L’integrazione con le funzionalità di SOAR, permettono inoltre di attivare contromisure automatiche per ridurre il tempo medio di risposta.

Scopri il SIEM di SGBox>>
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Cyber Security e AI: il punto della situazione https://www.sgbox.eu/it/cyber-security-e-ai/ https://www.sgbox.eu/it/cyber-security-e-ai/#respond Tue, 08 Oct 2024 10:15:05 +0000 https://www.sgbox.eu/?p=27881
Cyber Security e AI

Il ruolo dell’intelligenza artificiale nella cyber security

L’intelligenza artificiale sta rapidamente rivoluzionando il settore della cyber security, grazie alla sua capacità di automatizzare i processi di rilevamento e risposta agli incidenti.

Tradizionalmente, la sicurezza informatica si basava su regole predefinite e interventi manuali per identificare e bloccare le minacce.

Tuttavia, con l’AI, è possibile monitorare costantemente i sistemi, rilevando attività sospette in tempo reale e riducendo i tempi di reazione.

L’AI è particolarmente efficace nell’analisi dei grandi volumi di dati generati dalle attività aziendali quotidiane.

Questo le permette di riconoscere comportamenti anomali e segnali di potenziali minacce, che potrebbero sfuggire all’occhio umano.

In altre parole, l’AI non si limita a rilevare ciò che è già noto, ma è in grado di individuare anche pattern inediti, adattandosi rapidamente a nuove minacce.

L’AI per identificare le minacce informatiche

Uno degli impieghi più comuni dell’intelligenza artificiale nella cyber security è l’identificazione delle minacce.

Le tecniche di machine learning consentono ai sistemi di “imparare” dai dati storici e di sviluppare algoritmi in grado di individuare malware, tentativi di phishing e accessi non autorizzati.

Ad esempio, l’AI può analizzare milioni di e-mail e distinguere quelle sospette da quelle legittime, riducendo il rischio di attacchi di phishing.

Un’altra applicazione diffusa è l’uso dell’AI nei sistemi di rilevamento delle intrusioni (IDS).

Questi strumenti sfruttano reti neurali e modelli di deep learning per riconoscere attività insolite all’interno delle reti aziendali, anche quando gli attaccanti utilizzano tecniche di offuscamento per nascondere la propria presenza.

Questo rende l’AI particolarmente utile per prevenire attacchi sofisticati, come quelli che mirano a rimanere nascosti a lungo all’interno di un sistema prima di sferrare il colpo finale.

Come viene sfruttata l’intelligenza artificiale dagli hacker

Se da un lato l’intelligenza artificiale aiuta le aziende a proteggersi, dall’altro viene utilizzata anche dagli hacker per aumentare l’efficacia dei propri attacchi.

Gli aggressori informatici sfruttano l’AI per sviluppare malware intelligenti, capaci di adattarsi agli ambienti in cui vengono introdotti.

Alcuni esempi includono i bot dotati di AI che possono cambiare comportamento automaticamente per sfuggire ai controlli di sicurezza o i software malevoli in grado di riconoscere gli ambienti virtuali utilizzati per le analisi e auto-disattivarsi per evitare di essere scoperti.

L’AI viene utilizzata anche per potenziare gli attacchi di social engineering. Grazie all’analisi automatica dei dati personali disponibili online, i criminali informatici possono creare messaggi di phishing estremamente convincenti e personalizzati, aumentando la probabilità che le vittime cadano nella trappola.

Tendenze Emergenti

Con l’evoluzione della tecnologia, emergono anche nuove tendenze nell’utilizzo dell’IA per la sicurezza informatica:

  • Aumento delle minacce basate su IA: i criminali informatici stanno utilizzando strumenti di IA per sviluppare attacchi più sofisticati, come campagne di social engineering mirate. Questo ha portato a una “corsa agli armamenti” tra le tecnologie difensive e offensive.
  • Shadow AI: l’uso non regolamentato di strumenti di IA da parte dei dipendenti (noto come “Shadow AI”) rappresenta una nuova sfida per la sicurezza. Le organizzazioni devono implementare politiche per gestire l’uso sicuro dell’IA e monitorare le applicazioni utilizzate dai dipendenti.
  • Evoluzione delle pratiche di test della sicurezza: la crescente integrazione dell’IA nei programmi di bug bounty e nelle pratiche di red teaming sta aiutando le aziende a identificare vulnerabilità specifiche legate all’IA, come la manipolazione dei modelli.

Benefici dell’Integrazione dell’IA nella Cyber Security

L’integrazione dell’intelligenza artificiale nella cyber security offre numerosi vantaggi:

  • Miglioramento del rilevamento delle minacce: le soluzioni basate su IA possono identificare minacce note e nuove con maggiore precisione rispetto ai sistemi tradizionali.
  • Risposta più rapida agli incidenti: automatizzando le risposte agli attacchi, l’IA consente alle organizzazioni di mitigare rapidamente gli effetti degli incidenti.
  • Riduzione dei falsi positivi: nel processo di rilevamento delle minacce, l’AI aiuta gli analisti a concentrarsi sulle minacce più critiche riducendo i falsi positivi.

Il machine learning all’interno della Piattaforma SGBox

La piattaforma SGBox integra le funzionalità di machine learning per potenziare le attività di SIEM e SOAR.

Gli algoritmi di apprendimento automatico semplificano il processo di identificazione delle anomalie presenti nell’infrastruttura IT e migliorano il processo di risposta automatica agli incidenti.

A fronte di una crescita costante delle minacce cyber, diminuire il tempo medio di risposta agli incidenti è essenziale per mitigare i danni causati da un attacco e garantire la continuità operativa delle reti aziendali.

Intelligenza artificiale e cyber security: gli scenari futuri

Il futuro della cyber security vedrà un’integrazione sempre più stretta tra intelligenza artificiale e tecnologie di sicurezza.

È probabile che l’AI diventi una componente essenziale di tutte le soluzioni di sicurezza informatica, con strumenti in grado di prendere decisioni autonomamente e di collaborare tra loro per proteggere i sistemi aziendali.

Tuttavia, questa evoluzione porterà anche nuove sfide, come la necessità di sviluppare meccanismi di protezione contro AI malevole e di affrontare il problema dell’“etica dell’AI” nel contesto della sicurezza informatica.

Le aziende dovranno quindi investire non solo in tecnologie, ma anche in formazione e consapevolezza per sfruttare al meglio le potenzialità dell’intelligenza artificiale e affrontare i rischi emergenti.

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Cyber Security della Supply Chain: come difendersi https://www.sgbox.eu/it/cyber-security-della-supply-chain/ https://www.sgbox.eu/it/cyber-security-della-supply-chain/#respond Tue, 24 Sep 2024 07:44:44 +0000 https://www.sgbox.eu/?p=27585
Cyber Security della Supply Chain: come difendersi

Negli ultimi anni, la cyber security della supply chain è diventata una delle principali preoccupazioni per le aziende, specialmente per le piccole e medie imprese (PMI).

Gli attacchi informatici alla catena di approvvigionamento sono in aumento e possono causare gravi danni economici e alla reputazione.

Ma cosa sono esattamente questi attacchi e come possiamo difenderci?

Cos’è un attacco informatico alla Supply Chain?

Un attacco informatico alla supply chain si verifica quando i criminali informatici sfruttano una vulnerabilità all’interno della catena di approvvigionamento di un’azienda per ottenere accesso ai suoi sistemi, dati o risorse.

In altre parole, piuttosto che colpire direttamente l’azienda target, gli hacker preferiscono attaccare un fornitore, un partner o un subappaltatore con misure di sicurezza più deboli.

Una volta compromesso questo anello della catena, i criminali possono usare tale accesso per infiltrarsi nell’azienda principale.

Ad esempio, un fornitore di software che distribuisce aggiornamenti non sicuri può essere utilizzato come veicolo per diffondere malware nei sistemi dei suoi clienti.

Questo tipo di attacco è particolarmente insidioso perché può passare inosservato per mesi, mentre il danno continua a crescere.

Quali sono i punti deboli e i rischi

Le catene di approvvigionamento moderne sono complesse e coinvolgono molteplici fornitori, partner e subappaltatori.

Ogni connessione tra la tua azienda e un’altra è una potenziale vulnerabilità.

Ecco i principali punti deboli:

  • Terze parti con misure di sicurezza inadeguate: non tutte le aziende all’interno della supply chain hanno lo stesso livello di protezione informatica. Un piccolo fornitore con sistemi obsoleti può diventare la porta d’ingresso per un attacco che alla fine colpisce la tua azienda.
  • Software e hardware non sicuri: le aziende dipendono da software e hardware forniti da terzi, ma se questi non vengono aggiornati o presentano falle di sicurezza, possono diventare veicoli per attacchi informatici. Basti pensare agli aggiornamenti dei software contenenti vulnerabilità che vengono sfruttate dagli hacker.
  • Accesso non controllato ai dati sensibili: spesso le aziende concedono l’accesso a informazioni critiche a terze parti senza un adeguato controllo o monitoraggio. Questo può comportare un aumento esponenziale del rischio.
  • Scarsa consapevolezza e formazione del personale: anche i dipendenti delle aziende partner sono un rischio. Se non sono adeguatamente formati sulle pratiche di sicurezza informatica, possono involontariamente aprire la porta agli attacchi, cliccando su link malevoli o utilizzando password deboli.

Questi attacchi comportano rischi significativi: furto di dati sensibili, perdita di fiducia da parte dei clienti, danni economici dovuti a interruzioni delle operazioni, sanzioni legali e regolamentari, e gravi danni alla reputazione aziendale.

Come proteggersi dagli attacchi alla Supply Chain

Fortunatamente, esistono strategie efficaci per ridurre il rischio di attacchi alla supply chain.

Ecco alcune delle misure più importanti che le PMI dovrebbero adottare:

  • Valutazione e gestione dei rischi della supply chain: le aziende dovrebbero eseguire una valutazione approfondita dei rischi relativi alla cybersecurity dei propri fornitori e partner. È fondamentale identificare i fornitori più critici e quelli che hanno accesso ai dati sensibili. Una volta individuati, è necessario implementare misure per gestire e mitigare i rischi.
  • Monitoraggio continuo dei fornitori: non basta verificare la sicurezza di un fornitore al momento dell’accordo iniziale. È essenziale monitorare regolarmente la loro conformità alle norme di sicurezza. Ciò può essere fatto attraverso audit periodici, valutazioni di sicurezza e richieste di aggiornamenti sulle misure adottate.
  • Contratti di sicurezza: quando stipuli contratti con fornitori e partner, assicurati che includano clausole chiare riguardanti la sicurezza informatica. Questi contratti dovrebbero specificare le misure minime di sicurezza da adottare, la gestione dei dati e la segnalazione di eventuali violazioni.
  • Crittografia e segmentazione dei dati: un’altra pratica fondamentale è quella di crittografare i dati sensibili e limitare l’accesso a tali informazioni solo alle persone e ai fornitori che ne hanno davvero bisogno. Inoltre, segmentare le reti aziendali può ridurre i danni in caso di compromissione di un sistema.
  • Formazione del personale: i dipendenti, sia della tua azienda che dei fornitori, devono essere adeguatamente formati per riconoscere e rispondere agli attacchi informatici. Promuovere una cultura della sicurezza informatica all’interno dell’azienda è essenziale per prevenire attacchi.

Direttiva NIS2 e Supply Chain

La crescente minaccia degli attacchi informatici alla supply chain ha portato ad un rafforzamento delle normative a livello europeo.

Un esempio chiave è la nuova Direttiva NIS2, un aggiornamento della precedente Direttiva NIS (Network and Information Security), che introduce requisiti di sicurezza più rigorosi per le infrastrutture critiche e le aziende operanti in settori chiave.

La NIS2 si applica anche alla cybersecurity della supply chain, imponendo alle aziende obblighi più stringenti in termini di protezione delle informazioni e gestione dei rischi legati ai fornitori.

Tra i requisiti previsti, ci sono l’obbligo di adottare misure adeguate per gestire i rischi per la sicurezza e l’obbligo di segnalare eventuali incidenti di sicurezza informatica.

Per le PMI, conformarsi alla Direttiva NIS2 significa adottare pratiche di sicurezza più solide, come la valutazione continua dei fornitori, l’implementazione di piani di risposta agli incidenti e l’aggiornamento costante delle proprie tecnologie di sicurezza.

Contattaci per maggiori info>>
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Cyber Resilience Act: che impatto ha sulle aziende? https://www.sgbox.eu/it/cyber-resilience-act-impatto-sulle-aziende/ https://www.sgbox.eu/it/cyber-resilience-act-impatto-sulle-aziende/#respond Wed, 11 Sep 2024 13:24:48 +0000 https://www.sgbox.eu/?p=27188
Cyber Resilience Act

Il Cyber Resilience Act rappresenta un passo significativo verso la creazione di un ambiente digitale più sicuro e resiliente.

In un contesto in cui le minacce informatiche sono in costante aumento, comprendere questo regolamento diventa fondamentale per raggiungere un elevato livello di protezione dell’infrastruttura IT aziendale.

In questo articolo, esploreremo in dettaglio cosa sia il Cyber Resilience Act, quali sono le sue implicazioni e come le aziende possono prepararsi a rispettarlo.

Che cos’è il Cyber Resilience Act?

Il Cyber Resilience Act è una proposta legislativa dell’Unione Europea, concepita per migliorare la sicurezza informatica dei prodotti e dei servizi digitali.

La sua introduzione mira a garantire che i dispositivi e le applicazioni siano progettati e sviluppati con un’attenzione particolare alla sicurezza, riducendo così il rischio di attacchi informatici e aumentando la resilienza delle infrastrutture critiche.

Gli obiettivi del Cyber Resilience Act

  • Migliorare la sicurezza dei prodotti: il regolamento stabilisce requisiti di sicurezza per i prodotti connessi, obbligando i produttori a integrare misure di protezione fin dalla fase di progettazione.
  • Promuovere la trasparenza: le aziende dovranno fornire informazioni chiare sulla sicurezza dei loro prodotti, permettendo agli utenti di fare scelte informate.
  • Rafforzare la resilienza: il Cyber Resilience Act intende garantire che le aziende siano in grado di rispondere e recuperare rapidamente da eventuali attacchi informatici.

Cosa comporta il CRA per le aziende?

Requisiti di conformità

Le aziende dovranno adattarsi a nuovi requisiti di conformità, che includono:

  • Valutazione del rischio: le aziende dovranno condurre valutazioni regolari sui rischi legati alla sicurezza dei loro prodotti.
  • Certificazioni di sicurezza: sarà necessario ottenere certificazioni che attestino la conformità ai requisiti di sicurezza stabiliti dal regolamento.
  • Aggiornamenti e manutenzione: i prodotti dovranno essere aggiornati regolarmente per affrontare nuove vulnerabilità e minacce.
Implicazioni economiche

L’implementazione del Cyber Resilience Act potrebbe comportare costi iniziali significativi per le aziende, in particolare per quelle che non hanno ancora investito in misure di sicurezza informatica.

Tuttavia, a lungo termine, l’adozione di pratiche di sicurezza più robuste può ridurre i costi associati agli attacchi informatici e migliorare la fiducia dei clienti.

Impatti sul settore industriale italiano

Il settore industriale italiano, caratterizzato da una forte presenza di PMI, dovrà affrontare sfide specifiche:

  • Formazione e consapevolezza: è essenziale che le aziende investano nella formazione del personale, affinché comprendano l’importanza della sicurezza informatica.
  • Collaborazione con esperti: le aziende potrebbero dover collaborare con esperti di sicurezza informatica per implementare le misure necessarie e garantire la conformità.

Come prepararsi al Cyber Resilience Act

  • Valutare l’attuale situazione di sicurezza: effettuare un’analisi approfondita delle attuali misure di sicurezza e identificare le aree di miglioramento.
  • Investire in tecnologie di sicurezza: considerare l’adozione di soluzioni tecnologiche avanzate, come firewall, sistemi di rilevamento delle intrusioni e software di crittografia.
  • Formare il personale: organizzare corsi di formazione per sensibilizzare i dipendenti sui rischi informatici e sulle migliori pratiche di sicurezza.
  • Stabilire un piano di risposta agli incidenti: creare un piano dettagliato per rispondere rapidamente a eventuali violazioni della sicurezza.

Supporto alla conformità normativa con SGBox

SGBox affianca le aziende nel raggiungere la conformità con le normative sulla privacy mettendo a disposizione strumenti e competenze specifiche.

Grazie alle funzionalità avanzate di raccolta, analisi e gestione delle informazioni di sicurezza, la piattaforma permette di attivare misure di prevenzione e monitoraggio proattivo per rispondere attivamente alle minacce informatiche.

Ecco perché affidarsi ad SGBox:

  • Protezione dei dati raccolti
  • Visione in tempo reale dello stato di sicurezza della rete
  • Segnalazione tempestiva di anomalie
  • Piano di risposta agli incidenti
Contattaci per saperne di più>>
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Threat Hunting: cos’è e come funziona https://www.sgbox.eu/it/definizione-di-threat-hunting/ https://www.sgbox.eu/it/definizione-di-threat-hunting/#respond Wed, 28 Aug 2024 08:59:18 +0000 https://www.sgbox.eu/?p=27014
Che cos'è la Threat Hunting?

Le minacce informatiche rappresentano una delle sfide più grandi per le aziende moderne. In un contesto in cui gli attacchi diventano sempre più sofisticati, proteggere i propri dati e sistemi è fondamentale.

In questo scenario si inserisce il concetto di Threat Hunting, un approccio proattivo alla sicurezza informatica che sta guadagnando sempre più rilevanza.

Ma cosa significa esattamente Threat Hunting e come può aiutare le piccole e medie imprese a proteggersi? Scopriamolo insieme.

Cosa significa Threat Hunting?

Il Threat Hunting può essere definito come la ricerca proattiva di minacce informatiche nascoste all’interno di un sistema aziendale.

A differenza dei metodi tradizionali di difesa, che si limitano a rilevare e bloccare gli attacchi conosciuti, il Threat Hunting cerca attivamente quelle minacce che potrebbero sfuggire ai radar delle soluzioni di sicurezza automatizzate, come antivirus o firewall.

Il termine “hunting” (caccia) è particolarmente calzante perché implica un’azione deliberata, una vera e propria “caccia” alle minacce.

L’obiettivo non è solo quello di rilevare anomalie, ma di comprendere e anticipare le tecniche che gli attaccanti potrebbero utilizzare per eludere le difese esistenti.

Questo approccio richiede competenze specifiche e una profonda conoscenza dei comportamenti normali e anomali dei sistemi informatici.

Il processo di identificazione delle minacce

Il processo di Threat Hunting è strutturato in diverse fasi, ognuna delle quali è essenziale per il successo dell’operazione.

Vediamo quali sono i passaggi principali:

  • Raccolta delle informazioni: la prima fase consiste nella raccolta di dati da diverse fonti, come log di sistema, traffico di rete e comportamenti degli utenti. Questi dati rappresentano la base su cui costruire l’intera attività di Threat Hunting.
  • Formulazione di ipotesi: sulla base delle informazioni raccolte, i threat hunter formulano delle ipotesi su potenziali minacce che potrebbero essere presenti all’interno dell’ambiente aziendale. Queste ipotesi sono guidate dall’esperienza e dalla conoscenza delle tecniche di attacco più comuni.
  • Indagine attiva: una volta formulate le ipotesi, inizia la fase di indagine vera e propria. I threat hunter analizzano i dati raccolti per identificare segni di compromissione o attività sospette. Questo può includere l’analisi dei log, la verifica delle connessioni di rete o l’esame dei comportamenti degli utenti.
  • Conferma delle minacce: se durante l’indagine vengono trovate prove di un’attività sospetta, queste devono essere confermate. Questo passaggio è cruciale per evitare falsi positivi e garantire che le risorse vengano allocate solo per contrastare le minacce reali.
  • Risposta e mitigazione: una volta confermata la minaccia, il passo successivo è quello di rispondere rapidamente per mitigare i danni. Questo può includere l’isolamento dei sistemi compromessi, la rimozione del malware o l’implementazione di nuove misure di sicurezza.

Perché è importante il Threat Hunting

Per le piccole e medie imprese (PMI), il Threat Hunting è un’arma potente contro le minacce informatiche, specialmente in un panorama dove gli attacchi sono in continua evoluzione. Ma perché è così importante?

  • Prevenzione di attacchi avanzati: molti attacchi informatici moderni sono progettati per eludere le difese tradizionali. Il Threat Hunting consente di scoprire questi attacchi nascosti prima che possano causare danni significativi.
  • Riduzione dei tempi di risposta: identificare una minaccia in fase precoce significa poter intervenire rapidamente, limitando l’impatto dell’attacco e riducendo i tempi di inattività aziendale.
  • Miglioramento continuo della sicurezza: il Threat Hunting non è un’attività statica. Ogni indagine porta nuove informazioni che possono essere utilizzate per migliorare le difese esistenti, creando un ciclo virtuoso di apprendimento e adattamento.
  • Protezione dei dati sensibili: le PMI spesso gestiscono dati sensibili dei propri clienti e partner. Il Threat Hunting aiuta a proteggere queste informazioni critiche, salvaguardando la reputazione aziendale.

Threat Hunting vs Threat Detection

È importante distinguere tra Threat Hunting e Threat Detection, due termini che spesso vengono utilizzati in modo intercambiabile, ma che in realtà rappresentano approcci diversi alla sicurezza informatica.

Threat Detection: si riferisce al rilevamento automatico di minacce attraverso strumenti e tecnologie che monitorano costantemente l’ambiente informatico. Questa metodologia si basa su regole predefinite e su algoritmi di machine learning che identificano comportamenti anomali.

Threat Hunting: come già descritto, è un approccio proattivo e manuale che si concentra sulla ricerca di minacce avanzate che potrebbero non essere rilevate dagli strumenti automatizzati. Il Threat Hunting richiede un intervento umano e una comprensione approfondita del contesto aziendale.

Mentre il Threat Detection è reattivo e automatizzato, il Threat Hunting è proattivo e basato sull’intervento umano.

Le due metodologie non sono mutualmente esclusive, ma anzi si complementano a vicenda per garantire una protezione completa.

La caccia alle minacce con la Piattaforma SGBox

Per le aziende italiane, adottare un approccio efficace al Threat Hunting può sembrare una sfida, soprattutto per le PMI che potrebbero non avere le risorse interne necessarie. È qui che entrano in gioco soluzioni come la Piattaforma SGBox.

SGBox è una piattaforma Next Generation SIEM & SOAR tramite la quale è possibile sviluppare i processi di Threat Detection e Threat Hunting, progettata per fornire alle aziende gli strumenti necessari per proteggersi dalle minacce informatiche.

Con una combinazione di automazione e intervento umano, SGBox permette di:

  • Monitorare in tempo reale tutte le attività all’interno della rete aziendale, rilevando automaticamente eventuali anomalie.
  • Effettuare analisi approfondite grazie alla raccolta e correlazione di dati provenienti da diverse fonti, permettendo ai threat hunter di identificare minacce nascoste.
  • Personalizzare le regole di sicurezza in base alle specifiche esigenze dell’azienda, garantendo una protezione su misura.
  • Ridurre i tempi di risposta grazie a un sistema di allerta immediata che avvisa i responsabili della sicurezza in caso di minacce potenziali.
Scopri le caratteristiche della Piattaforma>>
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Che cos’è il Log Management: caratteristiche e obblighi normativi https://www.sgbox.eu/it/che-cose-il-log-management/ https://www.sgbox.eu/it/che-cose-il-log-management/#respond Mon, 22 Jul 2024 08:42:00 +0000 https://www.sgbox.eu/?p=26444
Che cos'è il Log Management

Che cos’è il Log Management?

Il Log Management è il processo di raccolta, analisi e archiviazione dei log generati dai vari sistemi informatici di un’azienda.

Questi log, o registri, sono file che contengono informazioni dettagliate sulle attività che si svolgono all’interno di un sistema, come accessi, modifiche ai dati, errori di sistema e molto altro.

L’obiettivo del Log Management è di garantire che queste informazioni siano disponibili, accessibili e utilizzabili per monitorare e migliorare la sicurezza informatica dell’azienda.

Cosa sono i Log

I log sono registrazioni automatiche create dai sistemi informatici che documentano una serie di eventi accaduti in un determinato periodo di tempo.

Questi eventi possono riguardare accessi utente, operazioni di sistema, errori, transazioni e molto altro.

Ogni log contiene informazioni specifiche come la data e l’ora dell’evento, l’utente coinvolto, l’azione eseguita e l’esito dell’operazione.

Esistono diverse tipologie di log, ciascuna con una funzione specifica. Ecco un elenco delle principali tipologie di log e la loro descrizione:

Log di Sistema

I log di sistema sono generati dal sistema operativo e dai suoi componenti. Questi log registrano eventi come l’avvio e lo spegnimento del sistema, l’avvio e l’arresto dei servizi e gli errori di sistema.

Sono cruciali per il monitoraggio della stabilità e delle prestazioni del sistema operativo.

Esempi:

  • Log di avvio: documentano i processi e i servizi avviati durante il boot del sistema.
  • Log di arresto: registrano i processi e i servizi terminati durante lo spegnimento del sistema.
  • Log di errore: segnalano errori di sistema che possono influire sulle prestazioni e sulla stabilità.
Log di Sicurezza

I log di sicurezza documentano gli eventi relativi alla sicurezza informatica, come i tentativi di accesso riusciti e falliti, le modifiche ai permessi utente e le attività sospette. Questi log sono essenziali per rilevare e prevenire violazioni di sicurezza.

Esempi:

  • Log di accesso: registrano i tentativi di accesso al sistema, sia riusciti che falliti.
  • Log di autenticazione: documentano i processi di autenticazione degli utenti, incluse le modifiche alle credenziali.
  • Log di autorizzazione: Registrano le modifiche ai permessi e ai ruoli degli utenti.
Log delle Applicazioni

I log delle applicazioni sono generati dalle applicazioni software e registrano eventi specifici dell’applicazione stessa.

 Questi log aiutano a monitorare le prestazioni dell’applicazione, diagnosticare problemi e garantire che le applicazioni funzionino correttamente.

Esempi:

  • Log di errori dell’applicazione: segnalano errori specifici dell’applicazione che possono influire sulle sue prestazioni.
  • Log di attività: documentano le operazioni eseguite dall’applicazione, come transazioni, query e aggiornamenti.
  • Log di prestazioni: monitorano l’utilizzo delle risorse e le prestazioni dell’applicazione.
Log di Rete

I log di rete documentano il traffico di rete e gli eventi relativi alla comunicazione tra dispositivi all’interno di una rete.

 Questi log sono cruciali per la gestione delle reti, la diagnosi dei problemi di connettività e la sicurezza della rete.

Esempi:

  • Log del firewall: registrano il traffico bloccato e consentito attraverso il firewall, inclusi gli indirizzi IP di origine e di destinazione.
  • Log del router: documentano il traffico di rete gestito dal router, inclusi i pacchetti inviati e ricevuti.
  • Log di accesso alla rete: registrano i tentativi di connessione alla rete, inclusi gli accessi riusciti e falliti.
Log dei Database

I log dei database registrano tutte le operazioni eseguite sui dati all’interno di un database, inclusi gli inserimenti, le modifiche e le cancellazioni di dati. 

Questi log sono essenziali per garantire l’integrità dei dati e per il ripristino del database in caso di guasti.

Esempi:

  • Log delle transazioni: documentano tutte le transazioni eseguite nel database, inclusi gli inserimenti, le modifiche e le cancellazioni.
  • Log di errore del database: segnalano errori specifici del database che possono influire sulla sua integrità e prestazioni.
  • Log di accesso al database: registrano i tentativi di accesso al database, sia riusciti che falliti.
Log di Audit

I log di audit documentano tutte le attività rilevanti ai fini della conformità normativa e delle verifiche di sicurezza. Questi log sono cruciali per dimostrare la conformità alle normative e per fornire prove durante gli audit.

Esempi:

  • Log di controllo: registrano tutte le modifiche alle configurazioni di sistema e alle politiche di sicurezza.
  • Log di revisione: documentano le attività di revisione dei dati e delle configurazioni.
  • Log di conformità: segnalano eventi rilevanti per la conformità alle normative, come il GDPR.
Log di Eventi

I log di eventi sono una categoria più generale che include tutti i tipi di log che documentano eventi specifici all’interno di un sistema. Questi log forniscono una visione completa delle attività e dei cambiamenti all’interno del sistema.

Esempi:

  • Log di eventi di sistema: documentano eventi significativi all’interno del sistema operativo e delle applicazioni.
  • Log di eventi di sicurezza: registrano eventi rilevanti per la sicurezza informatica.
  • Log di eventi di rete: documentano eventi relativi alla comunicazione di rete e al traffico dati.

Log Management e Compliance Normativa

Uno degli aspetti più critici del Log Management è la sua importanza per la conformità normativa.

Le normative sulla protezione dei dati e la sicurezza informatica impongono alle aziende di conservare e gestire i log in modo adeguato.

Vediamo come il Log Management si relaziona con alcune delle principali normative.

Log Management e GDPR

Il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) è una delle normative più rigide in materia di privacy e protezione dei dati personali.

Il GDPR richiede alle aziende di proteggere i dati personali dei cittadini dell’Unione Europea e di mantenere una documentazione dettagliata delle operazioni di trattamento dei dati.

Il Log Management è fondamentale per dimostrare la conformità al GDPR, poiché permette di tracciare tutte le attività sui dati personali, individuare eventuali violazioni e fornire prove in caso di audit.

Log Management e Provvedimento Amministratori di Sistema

Il Provvedimento degli Amministratori di Sistema richiede la registrazione degli accessi effettuati dagli amministratori (access log), l’indicazione dell’intervallo temporale e la descrizione dell’evento.

Questo è essenziale per prevenire e individuare frodi e attività illegali. Il Log Management assicura che questi registri siano mantenuti in modo sicuro e accessibile, facilitando le verifiche e gli audit da parte delle autorità competenti.

Log Management e NIS2

La Direttiva NIS2 (Network and Information Systems) è una normativa europea che impone misure di sicurezza più severe per le reti e i sistemi informativi delle infrastrutture critiche.

Le aziende che operano in settori come l’energia, i trasporti, la sanità e le infrastrutture digitali devono adottare misure minime per la gestione del rischio informatico al fine di garantire la sicurezza delle loro reti.

Il Log Management è essenziale per monitorare le attività di rete, rilevare eventuali anomalie e rispondere prontamente agli incidenti di sicurezza.

I vantaggi del Log Management per le aziende

Implementare un sistema di Log Management offre numerosi vantaggi per le PMI, tra cui:

  • Miglioramento della sicurezza: monitorare costantemente i log aiuta a rilevare e rispondere rapidamente agli incidenti di sicurezza.
  • Conformità normativa: un adeguato Log Management facilita il rispetto delle normative sulla protezione dei dati e la sicurezza informatica.
  • Ottimizzazione delle operazioni IT: analizzare i log permette di identificare inefficienze e problemi nei sistemi IT, migliorando le prestazioni complessive.
  • Prevenzione delle frodi: la registrazione dettagliata delle attività aiuta a individuare e prevenire comportamenti fraudolenti.
  • Audit e investigazioni: in caso di audit o indagini, i log forniscono prove cruciali delle operazioni e delle misure di sicurezza adottate.

Log Management e SIEM

Il Security Information and Event Management (SIEM) è una tecnologia avanzata che integra il Log Management con altre funzionalità di sicurezza, come l’analisi degli eventi e il rilevamento delle minacce.

 Un sistema SIEM raccoglie e analizza i log da diverse fonti, correlando gli eventi per identificare potenziali minacce e anomalie.

Questa integrazione offre una visibilità completa sulla sicurezza aziendale, migliorando la capacità di rilevare e rispondere agli incidenti in modo efficace.

Log Management di SGBox

Il modulo Log Management della Piattaforma SGBox ti permette di raccogliere i log provenienti da qualsiasi dispositivo informatico e gestirli in conformità con le normative sulla privacy.

SGBox protegge tutte le informazioni tramite crittografia e marcatura temporale, un aspetto fondamentale per favorire la Compliance alle normative vigenti ed offrire alle imprese un vantaggio competitivo nella gestione delle attività di sicurezza informatica.

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Cyber Security nel Settore Sanitario https://www.sgbox.eu/it/cyber-security-nel-settore-sanitario/ https://www.sgbox.eu/it/cyber-security-nel-settore-sanitario/#respond Tue, 09 Jul 2024 07:44:43 +0000 https://www.sgbox.eu/?p=26121
Cyber Security nel settore sanitario

Cyber security nel settore sanitario: la situazione

Il settore sanitario si trova ad affrontare numerose sfide legate alle evoluzioni tecnologiche e al mantenimento della privacy dei dati personali.

In questo contesto, un fattore determinante è rappresentato dalla cyber security, che ricopre un sempre più importante all’interno di questo settore.

Secondo l’ultimo Report Clusit 2024, si stima infatti che il settore sanitario è il quarto più colpito dagli attacchi informatici, con 624 attacchi registrati a livello globale (oltre il doppio rispetto all’anno precedente).

Un trend in forte crescita che dimostra la necessità di investire di più in sicurezza informatica, a partire dalla definizione di personale responsabile della cyber security fino ad arrivare alla definizione di solide strategie di difesa che assicurino la continuità operativa delle piattaforme sanitarie.

Le principali minacce nel settore sanitario

  • Violazione dei dati: le violazioni dei dati possono portare alla perdita o al furto di informazioni personali dei pazienti, come i dettagli delle assicurazioni sanitarie, i numeri di previdenza sociale, i risultati dei test medici e altre informazioni sensibili.
  • Ransomware: gli attacchi ransomware sono diventati sempre più comuni nel settore sanitario. I cyber criminali criptano i dati dei pazienti e richiedono un riscatto per sbloccarli, causando interruzioni nei servizi sanitari e mettendo a rischio la sicurezza dei pazienti.
  • Accesso non autorizzato: gli hacker possono tentare di ottenere accesso non autorizzato ai sistemi informatici della sanità per rubare informazioni o i dati dei pazienti.
  • Dispositivi medici connessi: con l’aumento dei dispositivi medici connessi alla rete, come monitor cardiaci e pompe per insulina, cresce il rischio di attacchi informatici che potrebbero compromettere la sicurezza dei pazienti.
  • Mancanza di formazione in materia di sicurezza: il personale sanitario potrebbe non essere adeguatamente formato per riconoscere le minacce alla sicurezza informatica e prendere misure adeguate per prevenirle.
  • Integrità dei dati medici: gli attacchi informatici potrebbero compromettere l’integrità dei dati sulla salute delle persone, modificando i risultati dei test o i dettagli dei trattamenti.
  • Normative e conformità: il settore sanitario è soggetto a numerose normative e regolamenti in materia di sicurezza dei dati, tra cui GDPR e NIS2.

L’impatto della Direttiva NIS2 sul settore sanitario

Il settore sanitario sta vivendo una trasformazione digitale senza precedenti, con l’integrazione di tecnologie avanzate volte a migliorare la qualità delle cure e l’efficienza operativa.

Gli incidenti in ambito sanitario, classificati perlopiù di gravità elevata mettono a rischio non solo i dati e la privacy dei pazienti ma anche la continuità delle cure e la sicurezza dei dispositivi medici.

L’entrata in vigore della nuova Direttiva NIS2, prevista per il 17 Ottobre 2024, sancirà una maggiore regolamentazione della cyber security negli Stati membri dell’Unione Europea, imponendo l’attivazione di misure minime per mitigare il rischio cyber.

La Direttiva avrà un impatto significativo anche sul settore sanitario, che porterà al rafforzamento delle misure e dei processi per difendersi dalle minacce informatiche e garantire la protezione dei dati personali dei pazienti.

In generale, possiamo affermare che la NIS2 non è solo un’imposizione ma una grande opportunità per migliorare l’approccio alla cyber security, a livello di gestione del rischio, Governance e gestione della continuità operativa dei dispositivi medici.

Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale

l’Organizzazione mondiale della Sanità ha emanato un documento che dà precise indicazioni, il “Regulatory considerations on Artificial Intelligence for health”, elenca le principali regole a cui l’IA deve sottostare per garantire un uso sicuro, efficace e responsabile della stessa in ambito sanitario.

Le sei principali sono:

  1. Documentazione e trasparenza
  2. Gestione del rischio e approccio al ciclo di vita dello sviluppo dei sistemi di AI
  3. Destinazione d’uso e validazione analitica e clinica
  4. Qualità dei dati
  5. Privacy e protezione dei dati personali e sensibili
  6. Coinvolgimento e collaborazione

SGBox per il settore sanitario

La piattaforma SGBox supporta le organizzazioni impegnate nel settore sanitario nelle attività di difesa contro le minacce cyber grazie alle funzionalità avanzate di raccolta, gestione, analisi dei dati e risposta agli incidenti, in conformità con le normative sulla privacy.

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L’importanza della Cyber Security per l’Industria 5.0 https://www.sgbox.eu/it/limportanza-della-cyber-security-per-lindustria-5-0/ https://www.sgbox.eu/it/limportanza-della-cyber-security-per-lindustria-5-0/#respond Wed, 26 Jun 2024 08:08:35 +0000 https://www.sgbox.eu/?p=25841
L'importanza della cyber security per l'Industria 5.0

Il paradigma di Industria 5.0

L’Industria 5.0 rappresenta un nuovo paradigma nel mondo della produzione e della manifattura, in cui l’interazione tra uomo e macchina raggiunge livelli senza precedenti.

Se l’Industria 4.0 ha segnato l’adozione massiccia dell’automazione e dell’Internet of Things (IoT), l’Industria 5.0 si concentra sulla collaborazione armoniosa tra uomo e robot intelligenti, per creare prodotti personalizzati e aumentare l’efficienza produttiva.

Questo cambiamento porta con sé nuove opportunità ma anche nuove sfide, soprattutto in termini di sicurezza informatica.

La Cyber Security per l’Industria 5.0 diventa quindi una componente cruciale per garantire che questo nuovo ecosistema funzioni senza rischi.

Industria 4.0 vs Industria 5.0: cosa cambia?

Per comprendere appieno il passaggio all’Industria 5.0, è essenziale fare un confronto con l’Industria 4.0.

Quest’ultima ha introdotto sistemi cyber-fisici, IoT e Big Data per creare fabbriche intelligenti, dove le macchine comunicano tra loro e con i sistemi di gestione in tempo reale.

L’Industria 5.0, invece, punta a un livello superiore di integrazione, mettendo al centro l’interazione tra umano e macchina.

I robot collaborativi, noti come “cobot”, lavorano fianco a fianco con gli esseri umani, sfruttando l’intelligenza artificiale (IA) per prendere decisioni rapide e accurate.

Questa evoluzione richiede un’attenzione particolare alla sicurezza informatica, poiché l’aumento della connettività e dell’interazione tra sistemi diversi amplifica i punti di vulnerabilità.

La “cyber security per l’Industria 5.0” non è solo una questione tecnica, ma una necessità strategica per le aziende che vogliono rimanere competitive e protette.

Le sfide della cyber security nell’Industria 5.0

Le sfide di cyber security nell’Industria 5.0 sono molteplici e complesse. Innanzitutto, la crescente interconnessione tra dispositivi e sistemi aumenta esponenzialmente le superfici d’attacco.

Ogni nuovo sensore, cobot o dispositivo IoT è un potenziale punto di ingresso per i cyber criminali. Inoltre, la complessità degli attacchi informatici è in continua crescita, con minacce che evolvono costantemente per sfruttare le nuove tecnologie e le vulnerabilità emergenti.

Un altro aspetto critico è la necessità di garantire la sicurezza dei dati. Nell’Industria 5.0, enormi quantità di dati sensibili vengono generate e condivise tra sistemi, robot e operatori umani.

Proteggere questi dati da accessi non autorizzati e da furti è fondamentale per mantenere la fiducia dei clienti e dei partner commerciali.

A tal proposito, la formazione e la consapevolezza del personale rappresentano una sfida continua. Gli operatori umani devono essere adeguatamente formati per riconoscere le minacce di sicurezza informatica, evitando comportamenti che potrebbero compromettere l’integrità dei sistemi.

Le 5 minacce più comuni nel settore industriale

  1. Ransomware: questo tipo di attacco blocca l’accesso ai sistemi critici e ai dati, richiedendo un riscatto per ripristinare l’operatività. Nel settore industriale, un attacco ransomware può fermare la produzione, causando perdite economiche ingenti.
  2. Phishing: attacchi di phishing mirati possono ingannare i dipendenti, convincendoli a fornire informazioni sensibili o a eseguire azioni che compromettono la sicurezza dei sistemi.
  3. Attacchi ai dispositivi IoT: I dispositivi IoT sono spesso meno protetti rispetto ai sistemi tradizionali e rappresentano un punto debole facilmente sfruttabile dai cyber criminali.
  4. Attacchi DDoS (Distributed Denial of Service): Gli attacchi Distributed Denial of Service possono sovraccaricare i sistemi, rendendo i servizi indisponibili e causando interruzioni significative nelle operazioni industriali.
  5. Furto di proprietà intellettuale: la sottrazione di segreti commerciali e di proprietà intellettuale può danneggiare gravemente la competitività di un’azienda.

Perché è importante sviluppare misure di sicurezza informatica

Implementare misure di cyber security per l’Industria 5.0 è fondamentale per diverse ragioni.

In primo luogo, protegge la continuità operativa. Le interruzioni causate da attacchi informatici possono portare a gravi perdite finanziarie e compromettere la capacità di un’azienda di rispettare i propri impegni verso i clienti.

In secondo luogo, una solida sicurezza informatica protegge i dati sensibili, salvaguardando la privacy e la fiducia dei clienti e dei partner commerciali.

Questo è particolarmente importante in un’epoca in cui le normative sulla protezione dei dati diventano sempre più rigorose.

Inoltre, sviluppare una strategia di sicurezza informatica robusta aiuta le aziende a essere più resilienti e a rispondere rapidamente alle minacce. Ciò include non solo la prevenzione degli attacchi, ma anche la capacità di rilevare e mitigare rapidamente qualsiasi incidente di sicurezza.

Infine, investire nella cyber security migliora la reputazione aziendale. Le aziende che dimostrano di prendere sul serio la sicurezza informatica sono più affidabili e attraggono più facilmente nuovi clienti e partner commerciali.

Come SGBox guida le PMI verso la transizione a Industria 5.0

Con un focus sulla protezione dei dati sensibili, sulla gestione delle minacce e sull’automazione delle risposte agli attacchi, SGBox si pone come partner strategico per proteggere le aziende nel processo evolutivo verso Industria 5.0, grazie alla piattaforma proprietaria con funzionalità SIEM & SOAR.

Soluzioni personalizzate e scalabili

Una delle peculiarità di SGBox è la capacità di offrire prodotti IT su misura, progettate per adattarsi alle specifiche esigenze di ogni PMI.

Ogni azienda è unica e SGBox comprende l’importanza di una strategia di cyber security che sia flessibile e scalabile.

Le loro soluzioni includono strumenti avanzati di monitoraggio della rete, gestione delle vulnerabilità e rilevamento delle intrusioni, che possono essere integrati facilmente nei sistemi esistenti.

Monitoraggio continuo e risposta alle minacce

Nell’Industria 5.0, la rapidità di risposta alle minacce informatiche è cruciale. SGBox offre un monitoraggio continuo e proattivo delle reti e dei dispositivi, utilizzando tecnologie avanzate per identificare e neutralizzare le minacce in tempo reale.

Questo approccio proattivo garantisce che le PMI possano concentrarsi sul proprio core business senza preoccuparsi delle minacce informatiche.

Formazione e consapevolezza

SGBox non si limita a fornire soluzioni tecniche, ma investe anche nella formazione e nella consapevolezza del personale.

Le PMI spesso non dispongono delle risorse interne per affrontare complessi problemi di sicurezza informatica.

SGBox organizza sessioni di formazione e workshop per educare i dipendenti sui rischi informatici e sulle migliori pratiche da seguire. Questo aumenta la resilienza dell’azienda e riduce il rischio di incidenti dovuti a errori umani.

Compliance e gestione dei dati

Con le normative sulla protezione dei dati che diventano sempre più stringenti, le PMI devono assicurarsi di essere conformi alle normative sulla privacy per evitare sanzioni e proteggere la fiducia dei loro clienti.

L’entrata in vigore della nuova Direttiva NIS2, prevista per il 17 Ottobre 2024, impone alle aziende di adottare misure e implementare processi per ridurre il rischio informatico e gestire al meglio gli incidenti.

SGBox aiuta le aziende a navigare in questo panorama regolamentare complesso, offrendo strumenti per sviluppare procedure di sicurezza IT in modo conforme alle normative vigenti.

Questo include la tracciabilità delle attività, l’audit delle reti e la gestione sicura delle informazioni sensibili.

Innovazione continua

L’Industria 5.0 è in continua evoluzione, e lo stesso vale per le minacce informatiche. SGBox si impegna a ad aggiornare le proprie funzionalità, investendo costantemente in attività di ricerca e sviluppo per migliorare continuamente le proprie soluzioni.

Questo approccio garantisce che le PMI possano sempre contare su tecnologie di cyber security all’avanguardia, capaci di affrontare l’evolversi degli attacchi informatici.

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Direttiva NIS2: cosa c’è da sapere https://www.sgbox.eu/it/direttiva-nis-2-cosa-sapere/ https://www.sgbox.eu/it/direttiva-nis-2-cosa-sapere/#respond Tue, 18 Jun 2024 07:50:33 +0000 https://www.sgbox.eu/?p=22643
NIS2

Che cos’è la NIS2?

La Direttiva NIS2 (Network and Information Security Directive) è una normativa europea che si concentra sulla sicurezza informatica e sulla resilienza delle infrastrutture critiche e dei fornitori di servizi digitali. 

La sua introduzione è stata motivata dall’aumento delle minacce informatiche e dalla crescente dipendenza dalle tecnologie digitali in tutti i settori critici.

La Direttiva NIS2 è un passo importante verso una maggiore regolamentazione della cyber security in tutta l’Unione Europea.

Essa si basa sulle basi gettate dalla NIS1, il suo precursore, e si propone di fronteggiare l’espansione dell’infrastruttura digitale in tutti i settori critici. 

L’UE ha avviato questo regolamento per rispondere alle sfide contemporanee e proteggere il paesaggio digitale, salvaguardando gli interessi economici e sociali.

Cosa prevede la NIS2

La Direttiva NIS2 prevede l’implementazione di un approccio olistico e strutturato per ridurre i rischi e prevenire le minacce informatiche a dati sensibili e sistemi IT.

I requisiti comprendono un’ampia gamma di strumenti e metodologie che includono la protezione dell’ambiente IT da attacchi quali Ransomware, phishing e accessi non autorizzati.

Di seguito le caratteristiche principali della NIS2:

Gestione del rischio: la Direttiva richiede l’esecuzione di un quadro generale di Governance del rischio informatico, stabilendo ruoli, responsabilità e percorsi di escalation specifici. 

Questo è un segnale per le organizzazioni di migliorare la loro vigilanza cyber-spaziale e proteggere le loro operazioni e la loro reputazione.

Gestione delle informazioni: le informazioni sono la linfa vitale delle aziende moderne, e la Direttiva NIS2 pone l’accento sulla loro gestione sicura. 

Le organizzazioni conformi devono mostrare procedure efficaci per la sicurezza delle informazioni, dai metodi di crittografia e canali sicuri per la trasmissione dei dati alla formazione periodica sulla cyber security per il personale.

Rafforzamento della sicurezza: la Direttiva richiede l’incremento dei propri standard di sicurezza cyber sia a livello di difesa preventiva che di procedure di risposta, e le aziende devono dimostrare l’aderenza alle indicazioni della Direttiva per evitare sanzioni molto salate.

Ampliamento dell’ambito di applicabilità: la Direttiva NIS2 supera la suddivisione di NIS tra Operatori di servizi essenziali (OSE) e introduce una più ampia suddivisione tra soggetti essenziali e importanti, che vanno identificati dai singoli Stati entro il 17 aprile 2025.

Rischio di perdita di fiducia: la mancanza di conformità alla Direttiva NIS2 può causare una significativa perdita di fiducia da parte di clienti, partner e investitori, poiché le violazioni dei dati e gli attacchi informatici sono sempre più diffusi.

Rischio di sanzioni: i dirigenti aziendali sono personalmente responsabili dell’adesione alla Direttiva NIS2, e ciò significa che possono essere chiamati a rispondere personalmente in caso di violazione della NIS2. Questo comporta gravi conseguenze finanziarie individuali, come possibili multe e richieste di risarcimento danni.

Quando entrerà in vigore la Direttiva NIS2?

Le norme dell’UE in materia di cyber sicurezza introdotte nel 2016 sono state aggiornate dalla direttiva NIS2, entrata in vigore nel 2023.

I requisiti imposti dalla Direttiva diventeranno effettivi dal giorno successivo alla data di recepimento da parte degli Stati Membri, fissata per il 17 Ottobre 2024.

La NIS2 ha modernizzato il quadro giuridico esistente per tenere il passo con una maggiore digitalizzazione e un panorama in evoluzione delle minacce alla cyber sicurezza.

I requisiti di conformità per le infrastrutture critiche in base alla Direttiva NIS2

I requisiti di conformità per le infrastrutture critiche in base alla Direttiva NIS2 sono identificati come segue:

  • Analisi dei rischi e politiche di sicurezza informatica: le infrastrutture critiche devono condurre analisi dei rischi e stabilire politiche di sicurezza informatica per proteggere le loro operazioni e i dati dei clienti.
  • Gestione degli incidenti (risposta alle minacce, continuità operativa e ripristino): le infrastrutture critiche devono attivare procedure efficaci per la gestione degli incidenti, comprese la risposta alle minacce, la continuità operativa e il ripristino dei servizi.
  • Sicurezza della catena di approvvigionamento: le infrastrutture critiche devono garantire la sicurezza della catena di approvvigionamento, proteggendo i dati e le informazioni che passano attraverso la catena di fornitura.

A chi si applica la Direttiva 

La Direttiva NIS2 si applica ai settori considerati essenziali per lo sviluppo dell’economia e del mercato all’interno dell’Unione Europea, quali:

  • Energia: la produzione, la trasmissione e la distribuzione di energia elettrica sono considerate infrastrutture critiche per la sicurezza energetica e la stabilità economica dell’UE.
  • Trasporti: i servizi di trasporto, come ad esempio i sistemi di gestione del traffico, le stazioni ferroviarie e aeroportuali, sono considerati infrastrutture critiche per la sicurezza e la mobilità dei cittadini.
  • Banche e finanza: le banche e le istituzioni finanziarie sono considerate infrastrutture critiche per la stabilità economica e la sicurezza dei depositi dei cittadini.
  • Sanità: i sistemi sanitari, come ad esempio i centri di cura e le strutture di assistenza sanitaria, sono considerati infrastrutture critiche per la salute pubblica e la sicurezza dei pazienti.
  • Infrastrutture digitali: i sistemi di comunicazione, come ad esempio le reti internet e le infrastrutture di telecomunicazione, sono considerati infrastrutture critiche per la comunicazione e la connessione dei cittadini.
  • Servizi postali: i servizi postali, come ad esempio la consegna di posta e pacchi, sono considerati infrastrutture critiche per la comunicazione e la connessione dei cittadini.
  • Amministrazione pubblica: le strutture governative e le agenzie pubbliche sono considerate infrastrutture critiche per la gestione delle politiche pubbliche e la sicurezza dei cittadini.
  • Fornitori di servizi digitali: i fornitori di servizi digitali, come ad esempio i fornitori di servizi di pagamento e di servizi di sicurezza, sono considerati infrastrutture critiche per la sicurezza e la stabilità economica dell’UE.

Come la Direttiva NIS2 può aiutare le PMI a migliorare la loro competitività

La Direttiva NIS2 può aiutare le PMI (Piccole e Medie Imprese) a migliorare la loro competitività in diversi modi:

  • Riduzione del rischio di attacchi informatici: la Direttiva NIS2 richiede alle organizzazioni di adottare misure di sicurezza informatica per ridurre il rischio di attacchi e incidenti, proteggendo i propri sistemi e dati contro le minacce informatiche. Questo approccio proattivo aiuta a ridurre i tempi di inattività e a minimizzare i danni economici causati da incidenti informatici.
  • Miglioramento della resilienza dei sistemi: la Direttiva NIS2 promuove un approccio multirischio per ridurre le vulnerabilità e prevenire incidenti, migliorando la gestione dei rischi informatici e la sicurezza dei sistemi. Questo approccio aiuta a garantire la continuità operativa e a ridurre i tempi di recupero in caso di incidenti.
  • Competitività: le PMI che adottano le misure di sicurezza richieste dalla Direttiva NIS2 possono vantare un aumento della competitività, dimostrando impegno nella protezione dei dati ai partner e clienti. Questo approccio aiuta a rafforzare la fiducia dei clienti e a migliorare la reputazione aziendale.
  • Collaborazione tra aziende e autorità: La Direttiva NIS2 promuove la collaborazione tra aziende e autorità nazionali, favorendo un approccio coordinato alla cyber security. Questo approccio aiuta a rafforzare la cyber resilience aziendale non solo internamente, ma anche nella rete di fornitori e partner commerciali.
  • Governance e risk management: La Direttiva NIS2 richiede alle organizzazioni di valutare i rischi, anche quelli legati alla catena di fornitura, e di attuare le necessarie misure organizzative per garantire continuità operativa. Questo approccio aiuta a migliorare la gestione dei rischi e a ridurre i tempi di inattività.
  • Supply Chain: le PMI devono considerare le vulnerabilità e le pratiche di sicurezza informatica per ogni proprio fornitore, evitando incidenti o interruzioni del servizio. Questo approccio aiuta a garantire la sicurezza e la continuità operativa anche nella catena di fornitura.
  • Sanzioni amministrative: gli operatori essenziali potranno essere sottoposti a sanzioni pecuniarie amministrative fino a 10 milioni di euro o il 2% del totale del fatturato mondiale globale se non rispettano i requisiti di sicurezza. Questo approccio aiuta a incentivare le organizzazioni a conformarsi ai requisiti di sicurezza.
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